Si chiama Siria la prima bottiglia green, interamente sostenibile che è stata presentata oggi, venerdì 29 ottobre, nell’Auditorium della Distilleria Marzadro in occasione della seconda giornata di lavori organizzata da AssoDistil “Il settore distillatorio italiano tra modello di sostenibilità e nuove sfide”.

“500mila tonnellate di CO2 risparmiate, oltre 800mila tonnellate di residui utilizzati quali materie prime, 88,9 per cento di scarti di distilleria avviati a riutilizzo. Sono alcuni dei numeri più significativi, del 2019, relativi alla circolarità del settore distillatorio – ha spiegato il direttore di AssoDistil, Sandro Cobror. Tutti parlano di sostenibilità, noi vogliamo declinarla in maniera molto pratica. Cerchiamo di affiancare le aziende in questo percorso di crescita sostenibile e, lo scorso anno, abbiamo presentato il primo report sulla sostenibilità delle imprese distillatorie che rendiconta la performance sociali, ambientali e di governance delle aziende. La sostenibilità viene praticata quotidianamente dalle distillerie, ma non ci possiamo fermare qui. Fino a oggi ci siamo concentrati sul contenuto, ora dobbiamo concentrarci sul contenitore. Il packaging sostenibile è il naturale completamento della sostenibilità del prodotto di distilleria”.

 Il progetto. Il Gruppo SAIDA, Bernadet e Labrenta hanno collaborato su un progetto con l’obiettivo di creare un prodotto in grado di rispecchiare il lavoro che da sempre le distillerie italiane stanno portando avanti sul tema della sostenibilità. Un prodotto che potesse racchiudere l’eccellenza e la qualità made in Italy come la Grappa e il Brandy italiano, parlando un linguaggio completamente green. La nascita di Siria è un ‘ciclo che si completa’: dalla distillazione fino all’imbottigliamento, una filiera 100% ecologica. Dal vetro creato dal Gruppo SAIDA al tappo creato da Labrenta fino all’etichetta di Bernadet, ogni singolo componente viene prodotto utilizzando tecniche e materiali sostenibili.

La bottiglia. La bottiglia è una creazione del Gruppo SAIDA, ed è stata presentata dall’amministratore delegato Giuseppe Morelli. L’azienda romagnola dal 1958 lavora nel mondo del packaging curando l’estetica e il design della bottiglia per importanti produttori di beverage e alimentari. Studi, statistiche e ricerche di mercato hanno portato Saida ad affermarsi come pionieri dell’estetica in vetro, curando un design minimal, mai banale ed emozionante. Da questo lavoro nasce Siria, una bottiglia in grado di contenere prodotti di grande eccellenza del settore distillatorio. Da anni, Gruppo SAIDA adotta modelli sostenibili, utilizzando materiale riciclato e sfruttando fonti di energia rinnovabile. Un processo che è in grado di abbattere l’inquinamento e lo sfruttamento della materia prima e di ripulire l’ambiente grazie al riutilizzo del vetro.

Il tappo. “Il tappo non è una questione di chiusura ma di momento – ha sottolineato Amerigo Tagliapietra, sales director Labrenta – aprire una bottiglia è sempre un incontro”. Questa è la vision di Labrenta il cui tappo avrà la responsabilità di creare nuovi incontri a tutti coloro che avranno l’onore di aprire la nuova creazione dei soci sostenitori di AssoDistil. Labrenta è un’azienda italiana che si occupa della creazione delle chiusure, in questo caso sostenibili, per le bottiglie. Da tempo l’impresa vicentina lavora con l’obiettivo di raggiungere gli standard europei imposti dal Green deal. Siria si presenta con un tappo dal design mozzafiato e completamente sostenibile con un’attenzione particolare alla tutela dell’ambiente. La chiusura di Labrenta viene composta con tecniche e materiali innovativi, come Sughera®, un blend rivoluzionario a base di granina di sughero naturale, mescolato a polimeri plastici senza l’utilizzo di colla, assemblato alla testa in legno con tecnologia Ngs (No glue system). Ogni singolo componente viene tracciato riservando grande attenzione allo spreco e al consumo. Come nel caso del legno con certificazione Fsc, certificazione che attesta la provenienza del materiale da foreste gestite e curate correttamente.

 

L’etichetta. Ogni bottiglia ha bisogno di un’identità – e a questo ci ha pensato Bernadet, azienda francese che lavora nel campo della serigrafia. Chiara Bettini, Business Developer Italy di Bernadet ha presentato la sua storia e le tecniche che hanno portato Bernadet a comporre etichette per marchi prestigiosi nel settore dell’agroalimentare, ma non solo. Riutilizzo, riduzione e riciclo sono la base della filosofia di Bernadet, che si accosta perfettamente al tema della sostenibilità, creando al contempo etichette dal design emozionante e preciso. Per Siria l’Azienda francese ha scelto qualcosa di innovativo, sfruttando le tecnologie utilizzate da Bernadet che gli permettono di decorare utilizzando anche metalli preziosi come l’oro. Grazie alle tecniche avanzate, Siria si presenta con una bellezza raffinata e con un’attenzione verso l’ambiente.

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