Sostenibilità

Economia Circolare

Il settore distillatorio: un esempio di economia circolare

Per la natura delle materie prime utilizzate (tra cui i sottoprodotti della vinificazione), e grazie ad una produzione praticamente nulla di residui, che invece vengono utilizzati direttamente per la produzione di biomasse e biogas, il settore distillatorio è probabilmente uno degli esempi più virtuosi di bioeconomia, ecologicamente e socialmente sostenibile.

Le distillerie nazionali, sono legate a doppio filo con l’agricoltura. Possono essere distillate, infatti, tutte le materie prime agricole fermentescibili, e il settore distillatorio assume un ruolo fondamentale soprattutto come ultimo anello della filiera vitivinicola.

Per il settore vinicolo, il sistema dei conferimenti in distilleria dei sottoprodotti della vinificazione è ampiamente considerato una garanzia di rispetto delle norme ambientali e qualità dei vini.

Tali conferimenti rappresentano un meccanismo consolidato e collaudato, efficiente da un punto di vista logistico ed economico che rende possibile un servizio fondamentale che il settore della distillazione fornisce ai produttori di vino, in particolare per quanto riguarda il ritiro tempestivo di migliaia di tonnellate di sottoprodotti, evitandone fermentazioni anomale durante lo stoccaggio in cantina e sottraendoli a possibili sofisticazioni nell’ambito vinicolo. Senza le distillerie, lo smaltimento dei sottoprodotti, senza un adeguato trattamento, produrrebbe un inquinamento di circa 250.000 tonnellate di domanda chimica di ossigeno (COD), vale a dire  l’equivalente degli effetti delle emissioni di CO2 di una città di 10 milioni di abitanti (dati 2010).

L’intervento del settore distillatorio permette quindi una riduzione delle emissioni di CO2 di circa 500.000 tonnellate.

Inoltre tutti i residui della distillazione si prestano ad essere riutilizzati in qualità di combustibile a biomasse. Attraverso la combustione dei propri sottoprodotti e la digestione dei reflui derivati, le distillerie producono quasi 300.000 MWh all’anno di energia elettrica, destinate all’autoconsumo.

Nel suo insieme il settore distillatorio fornisce un contributo concreto e significativo al miglioramento della qualità dell’ambiente.

Il settore sostiene da anni la creazione di una filiera virtuosa di gestione e valorizzazione dei sottoprodotti destinati alla distillazione prima ed alla produzione di energia poi, una filiera in grado comunque di portare il mercato a livelli di efficienza, equilibrio e remunerazione adeguata per tutti i soggetti coinvolti.