Aprire una distilleria comporta una serie di adempimenti di diversa natura, di cui di seguito trova una breve panoramica.
Primi adempimenti: Agenzia delle Entrate e Camera di Commercio
Chi intende aprire una distilleria in primo luogo deve munirsi di partita Iva, operazione per cui è sufficiente recarsi presso lo sportello dell’Agenzia delle Entrate competente territorialmente.
In Camera di commercio si dovrà inoltre richiedere:
- vidimazione registri (rifiuti, iva se del caso, ecc.)
- deposito logo
- messa in servizio di bilance (o altri strumenti validati ai fini legali)
Autorizzazioni
Deve essere presentata al Comune di riferimento la SCIA, la segnalazione di inizio attività. Questa dovrà essere presentata al SUAP (Sportello unico Attività Produttive), che potrà richiedere le eventuali integrazioni documentali o approvare la richiesta e indicherà gli adempimenti necessari per poter procedere con l’apertura dello stabilimento. È necessario ottenere le relative autorizzazioni e certificazioni connesse alle attività alimentari, rilasciate da ASL o dagli enti certificatori.
Anche la certificazione Haccp è necessaria per poter operare. È altresì necessario il certificato di prevenzione degli incendi e l’autorizzazione allo smaltimento delle acque reflue e dei rifiuti derivanti dal processo di distillazione, ove richiesti.
Licenza UTF
Fondamentale per l’inizio dell’attività è il rilascio è la licenza fiscale UTF, che autorizza alle attività di distillazione, trasformazione e condizionamento delle bevande spiritose. La licenza è rilasciata, previa richiesta dell’interessato, dall’ufficio dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli competente territorialmente, previa verifica dell’impianto, sia documentale (planimetrie) che ispettiva.
Queste le azioni da effettuarsi (di norma) con l’Agenzia:
- Denuncia alambicco
- Richiesta di rilascio della licenza fiscale per l’esercizio di impianto, deposito e vendita di prodotti alcolici
- Denuncia esercizio un impianto di trasformazione, condizionamento e deposito di prodotti alcolici
- Denuncia di produzione di scarti di lavorazione contenenti alcoli metilici, propilici e isopropilici
- Richiesta accesso a sistema EDI Vidimazione registri (materie prime, semilavorati, finiti con e senza contrassegno, contrassegni)
Una volta verificata l’assenza di impedimenti, verrà rilasciata la licenza, assegnato il codice accisa e definito il regime fiscale e di accisa a cui sottoporre l’impianto. Queste brevi indicazioni, lungi dall’essere esaurienti, hanno la funzione di indirizzare chi abbia intenzione di intraprendere la strada della distillazione verso una corretta procedura. È consigliata una costante interlocuzione con gli uffici competenti, in particolare con quelli doganali.
AssoDistil resta a disposizione degli interessati, nella speranza di contribuire all’aumento delle distillerie sul territorio nazionale e, di conseguenza, la propria base associativa.