“Nel 2021 la produzione di alcoli di origine agricola nel mondo ha avuto un decremento del 3,4%”
Cifre del settore distillatorio
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La produzione di alcoli di origine agricola a livello mondiale
Nel 2021 la produzione di alcoli di origine agricola nel mondo ha avuto un incremento del 3,4%. Da una produzione annua di 1miliardo e 188 milioni di ettanidri nel 2020 è arrivata a 1miliardo e 229 milioni nel 2021. Gli Stati Uniti si confermano come primo Paese per produzione con 587 milioni di ettanidri prodotti e rappresentano circa il 48% della produzione mondiale, mentre l’Europa, intesa come area geografica estesa oltre alla sola UE, si attesta intorno ai 91 milioni di ettanidri prodotti, pari a circa il 7,4% della produzione mondiale. La produzione della sola Ue 27, invece, si attesta sui 74 milioni di ettanidri.
La produzione europea
La produzione europea di alcol etilico nel 2021 è stata di 91milioni di ettanidri prodotti. La Francia è il Paese con il peso più rilevante in termini di produzione con il 19%, seguita dalla Germania con il 14% e dall‘Ungheria con circa il 10%, l’Italia mantiene la propria quota attestandosi all’1,4%.


La produzione italiana di alcol etilico e acquaviti
Nel 2021 produzione italiana di alcol etilico e acquaviti registra una flessione del 4% rispetto al 2020 con una produzione annua di 1,06milioni di ettanidri.
I cereali continuano a rappresentare la principale materia prima utilizzata per la produzione di alcole in Italia, con 727mila ettanidri, seguiti dalle materie vinose, 315mila ettanidri.
La produzione di alcoli e acquaviti da vino è ritornata ai livelli pre-Covid mentre le acquaviti da frutta subiscono una forte riduzione, -55% rispetto all’anno precedente.
Import ed Export di alcol etilico
I dati 2021 riferiti alla produzione italiana di alcol etilico si attestano su 972.750 ettanidri, variazione in negativo, -5%, rispetto all’anno precedente.
L’import in Italia nel periodo Gennaio-Dicembre 2021 con 2.648.314 ettanidri vede una riduzione dei volumi rispetto al 2020, -15%, anno in cui si è registrato il dato più elevato degli ultimi 10 anni.
Cresce l’export dell’alcole etilico non denaturato che fa segnare +42% rispetto al 2020, con un volume di circa 645mila ettanidri. L’alcole etilico denaturato segna, invece, un negativo del 49%, passando da 16,5mila ettanidri nel 2020 a 8,3mila nel 2021.


Le Acquaviti e la Grappa I.G.
Lo scenario produttivo delle acquaviti, nel 2021, si presenta in crescita rispetto all’anno precedente, +5% e un volume di 87.050 ettanidri.
Tra le acquaviti, la Grappa IG si conferma come fiore all’occhiello, con 74.200 ettanidri prodotti e una crescita dell’8% rispetto al 2020, a testimonianza della ripresa dei consumi avvenuta – seppure a singhiozzo- nel canale Ho.re.ca. rispetto all’anno precedente.
La Grappa in bottiglia con 10.534 ettanidri registra +6% rispetto all’anno precedente, l’export di Grappa sfusa con 4.453 ettanidri, fa registrare -11% rispetto al 2020*.
Il principale Paese destinatario dell’export di Grappa sia sfusa che in bottiglia si conferma la Germania.
*È doveroso segnalare anche quest’anno che i dati Istat non trovano riscontro rispetto alle stime da noi effettuate. Stiamo collaborando con l’Agenzia delle Dogane e Monopoli con l’auspicio di poter contare su dati maggiormente aderenti alla realtà.
L’osservatorio Congiunturale a cura di Format
L’osservatorio congiunturale realizzato da Format Research fotografa il settore distillatorio con un focus sui dati economici, il clima di fiducia, l’internazionalizzazione e gli effetti dei recenti avvenimenti internazionali sul comparto.
Scenario e tendenze della Grappa a cura di Nomisma
Lo studio scenario e tendenze del mercato della Grappa realizzato da Nomisma mostra i consumi e le tendenze del mercato della Grappa, con riferimento alla distribuzione moderna e ai diversi canali di vendita, nonché l’export e la percezione dei consumatori italiani e stranieri, anche alla luce dei recenti avvenimenti a livello internazionale.