Sara Deganello inizia così l’articolo:
“Biocarburanti: una delle strade della decarbonizzazione. Eppure, la decisione europea di bandire i motori a combustione dal 2035, ora rimandata a data da definirsi, rischia di avere un impatto anche su questo settore dalle ampie prospettive di crescita”.
Biocarburanti come il bioetanolo “il cui mercato”, sottolinea il direttore Sandro Cobror, “in Italia è attualmente praticamente azzerato. Eppure, il bioetanolo rappresenta il biocarburante più diffuso al mondo e con prospettive di crescita molto interessanti grazie ad una disposizione del Governo che ne obbliga l’uso in miscela con la benzina per circa 55 mila tonnellate nel 2023 e 320 mila nel 2025. Fino ad allora potremmo soddisfare la domanda interna con la produzione nazionale. Poi saranno necessari nuovi impianti. Ma con il previsto bando dei motori endotermici previsto dalla UE, i produttori sono preoccupati che la domanda si prosciughi e gli investimenti vengano bloccati. Il bioetanolo, che pure riduce le emissioni del 76% rispetto alla benzina, va ben oltre l’impiego come carburante: rappresenta una chiave per sviluppare più in generale la chimica verde nel nostro Paese.”
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