Che cosa unisce due territori così diversi e distanti come l’Altopiano di Asiago e la costa Tirrenica? La bellezza, ovviamente. Una bellezza che racchiude storia, di cultura e una natura unica al mondo. Ma la vera risposta alla nostra domanda è “un sogno”. Un sogno chiamato Marconi 42, il gin realizzato da Poli Distillerie e nato proprio dall’ispirazione e dalla suggestione di questi due luoghi magici. Jacopo Poli è oggi alla guida della storica distilleria fondata nel 1898 a Schiavon, in provincia di Vicenza, ed è lui che ha tradotto in un prodotto d’eccellenza il sogno di un gin tutto italiano. Ne esistono due versioni: Marconi 42 e Marconi 46 che rimandano alle diverse gradazioni alcoliche in cui viene realizzato il gin.

Le botaniche alla base di Marconi 42 sono il Pino Mugo e il Pino Cembri dei boschi di Asiago che si sposano, grazie all’abilità del distillatore con il rosmarino, il basilico, il timo, la menta oltre, ovviamente al ginepro. Un mix che regala la freschezza dei monti narrati da Rigoni Stern e i profumi delle coste tirreniche dominate dal sole e dalle suggestioni mediterranee.

“Il Gin Marconi – si legge nella scheda del sito – nasce dalla tradizione distillatoria e dalla capacità di innovazione della famiglia Poli, che dal 1898 distilla con un alambicco artigianale a Schiavon, vicino a Bassano del Grappa, nel cuore del Veneto. Gin Marconi è un gin italiano distillato artigianalmente in piccoli lotti da Jacopo Poli con Crysopea, il proprio alambicco a bagnomaria sottovuoto: un metodo di distillazione unico che consente di ottenere profumi intensi, gusto pulito e lunga persistenza aromatica”.

Marconi 42/46 sono il frutto di botaniche che ricordano la luce, il calore e l’aroma intenso che caratterizzano la macchia mediterranea italiana. L’aroma, al naso, presenta un aroma di sole e di mare, grazie al rosmarino, al basilico, al timo e alla menta; in bocca il ginepro dona profondità e armonia; le percezioni retro-olfattive si accavallano come onde che accarezzano il palato, con note di coriandolo, cardamomo e finocchio.

Un’ultima nota sul nome, che è un omaggio alla via di Schiavon dove si trova la distilleria e al genio italiano che dà il nome alla via stessa, quel Guglielmo Marconi inventore del Radiotelegrafo e premio nobel per la fisica nel 1909;

 

Per approfondire:

www.poligrappa.com