Sostenibilità, economia circolare, Green new deal, zero waste e Agenda 2030, sono tutte facce della stessa medaglia, un nuovo processo evolutivo dettato da una spinta, istituzionale e umana, per cambiare il futuro del mondo. Il nuovo riassetto economico, lavorativo e sociale che racchiude in sé una sola parola: tutelare l’ambiente. Ma un conto sono le parole un altro è mettere in pratica questo nuovo concetto di approcciarsi alla vita di tutti giorni. Per farlo servono progetti, incentivi e finanziamenti e ovviamente la volontà di mettersi in gioco e di cambiare. Una filosofia che il Gruppo Caviro ha deciso di intraprendere da tempo mettendo a punto diversi progetti e iniziative sostenibili, creando un vero e proprio modello di economia circolare da esportare in tutto il Paese.

La coscienza di Caviro e la corsa verso l’Agenda 2030

Sosenibilità ecologica, economica ed etica, sono questi i tre punti chiave che ruotano intorno alla realtà di Caviro, socia di AssoDistil. “Dalla vigna alla vigna”, un ciclo completo che racchiude appieno il progetto ‘circolare’ dell’Azienda. Dalla materia prima fino all’utilizzo dello scarto della stessa per creare prodotti per la produzione della materia prima, un sistema circolare e totalmente sostenibile. Il lavoro portato avanti dal Gruppo Caviro, in particolare da Caviro Extra, rispetta alla regola già sette punti elencati nell’Agenda Onu 2030, un segnale positivo che rappresenta un progetto ambizioso portato avanti dall’Azienda ma che, al contempo, rappresenta il lavoro di tutto il settore distillatorio che da tempo ha fatto della sostenibilità la propria chiave di volta.