Se è vero che nella vita si può sempre fare di più, è altrettanto vero che il Gruppo Caviro ha interpretato alla lettera questa filosofia di vita. Caviro, socia di AssoDistil, infatti, sta continuando a intraprendere nuovi progetti sul tema della sostenibilità e dell’economia circolare. L’ultimo, quello nato in collaborazione con l’Università di Bologna. Le attività messe in campo dal Gruppo Caviro hanno portato l’azienda a ridurre gli sprechi di circa il 99,3 per cento. Il prossimo obiettivo è quello di abbattere quello 0,7 per cento mancante.

È proprio lo scopo che dovrà raggiungere insieme all’Università di Bologna. Una strategia è quella di intervenire sulle bioplastiche. Parte dei fanghi prodotti dal processo di riutilizzo degli scarti da parte del Gruppo Caviro, infatti, viene digerito nuovamente da nuovi enzimi prodotti dall’Università di Bologna. Tramite questa strategia, infatti, è stato visto che la digestione di questi fanghi produce un materiale filamentoso che potrebbe essere riutilizzato nelle stampanti 3D. Ancora una volta il Gruppo Caviro si proietta nel futuro in maniera dirompente andando a rappresentare un esempio virtuoso di economia circolare.

Fonte: settesere.it