Al cospetto dei migliori degustatori del mondo, il Vecchio Amaro del Capo ha ottenuto il maggiore riconoscimento fregiandosi della Grand Gold Medal.
Si tratta del titolo più ambito assegnato da “Spirits Selection” by Concours Mondial de Bruxelles, il più autorevole e prestigioso concorso mondiale che premia i superalcolici provenienti dai cinque continenti, valutati e classificati da una giuria selezionata di degustatori di ventitré nazionalità diverse, una molteplicità che garantisce la massima obiettività sui risultati.
Il Concorso si tiene ogni anno in una nazione diversa e quest’anno, per gli alcolici, è toccato alla Guadalupa, mentre per i vini è stata scelta l’Italia e in particolare la Calabria.
Questo premio rappresenta l’ennesima dimostrazione di qualità e cura artigianale del prodotto, risultato di un lavoro di selezione, ricerca e continua selezione. Una qualità non casuale, che rimane inalterata ed unica nel tempo.
Vecchio Amaro del Capo rimane l’Amaro più premiato e amato in assoluto, avendo nel medagliere decine di medaglie conquistate nel corso degli anni in tutti i principali concorsi del settore.
Autentici per passione
Le parole di Nuccio Caffo:
“Abbiamo vinto di nuovo i Mondiali, se la vogliamo dire in termini sportivi. Come nel calcio ci sono diversi campionati e categorie che definiscono le capacità delle squadre e il loro valore, vincere questo concorso ci dà maggiori soddisfazioni rispetto alle competizioni “minori” e con storia breve. Il Concours Mondial de Bruxelles è una competizione enologica internazionale di riferimento riconosciuta per l’indipendenza, il rigore e il processo di degustazione a garanzia del valore dei risultati e dell’autorevolezza indiscussa e di riferimento rispetto ai più recenti e talvolta meno autorevoli concorsi. Perciò, vale la pena sottolineare la caratura del premio perché troppo spesso ci si accontenta di un titolo qualsiasi per sentirsi campioni, ma per esserlo davvero è necessario vincere le gare più dure, dove c’è maggiore competizione. Se poi, la vittoria si ripete negli anni come in questo caso, la soddisfazione è ancora più grande perché si annulla anche il minimo margine di errore”.
Conclude Nuccio Caffo:
“È pur vero però che in generale non è una medaglia a fare la differenza, anche se può aiutare nella presentazione iniziale di un prodotto, ma, secondo me, il vero segreto del successo è la continuità nel tempo e il lavoro vero, quotidiano che c’è dietro ogni bottiglia. Quella Autenticità che i consumatori percepiscono e che li induce a premiare con la loro scelta i produttori più affidabili. Nel tempo, questo insieme di cose, unito alla giusta comunicazione, costruisce un brand forte e amato. Per questo, il premio che preferiamo è quello che riceviamo ogni giorno da tutti coloro che scelgono il nostro prodotto”.